Inizio contenuto principale del sito

  • Ateneo

Da un'alga unicellulare arriva energia rinnovabile: il progetto del Sant'Anna

Data pubblicazione: 13.05.2009
Back to Sant'Anna Magazine

Si chiama Chalmydomonas reinhardtii l'alga che compone il sitema cellulare capace di generare idrogeno, realizzato dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (PlantLab diretto dal Prof. Pierdomenico Perata, insieme al Crim diretto dal Prof. Paolo Dario). Il prototipo di bio-generazione di energia pulita fa parte di un progetto sponsorizzato da Belvedere spa di Peccioli, società ben nota per la propria attenzione allo sviluppo di innovazione nel settore ambientale ed energetico.
Il 14 maggio alle ore 11.00 "BioH2" sarà presentato a Pontedera, presso il Polo Sant'Anna Valdera.

L'utilizzo indiscriminato di fonti non rinnovabili (petrolio, carbone, gas naturale) comporta sia il problema di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di energia che quello di arginare l'impatto ambientale relativo a tale uso. Da qui la necessità di ricorrere a fonti di energia rinnovabile, ovvero forme di energia non soggette a esaurimento, che si rigenerano rapidamente mediante processi naturali. L'innalzamento dei costi dell'energia, le preoccupazioni sulla disponibilità e la sicurezza delle risorse, i cambiamenti climatici e gli impatti sulla salute umana sono solo alcune delle emergenze che spingono oggi la comunità scientifica verso nuovi ambiti di ricerca, nella fattispecie verso risorse rinnovabili quali il solare, l'eolico, le biomasse da energia, l'idrogeno.
L'interesse sempre più crescente per la microalga Chlmydomonas reinhardtii è dovuto al fatto che il processo produttivo di idrogeno, in questo caso, utilizza le due risorse primarie sulla terra: l'acqua e la luce. Il cuore del sistema è costituito dalla cellula vegetale, unità biologica che genera idrogeno mediante il processo biochimico della fotosintesi. L'idrogeno passa attraverso una serie di celle a combustibile che lo convertono in corrente elettrica, utilizzata per azionare il motore elettrico del sistema dimostrativo. Il fenomeno è estremamente promettente e merita un'approfondita attivit di ricerca in termini di quantità di idrogeno prodotto e progettazione del bioreattore.